“Quando ero piccola stavo sempre in giardino e cercavo le coccinelle.. ma non le trovavo mai.. un giorno ero stanca e mi addormentai sul prato, quando mi svegliai ero piena di coccinelle.. coccinelle dappertutto!”
Frances (Diane Lane) in Sotto il sole della Toscana
Stamattina vista la giornata di sole sono andata a fare una scampagnata con Medora.
Lei ha corso come una lepre su e giù per i prati, in estasi per il risveglio della Natura.
Abbiamo ascoltato il vento che cambia e l’aria sbarazzina di marzo.
Ci siamo appisolate nel verde, con le coccinelle e brucaliffi fosforescenti a farci il solletico. Ho sognato tanti colori e che cadevo.
Poi mi sono svegliata, ho raccolto un po’ di tarassaco (chiamato anche dente di leone) e alcune pratoline, gli ingredienti del nostro pranzo di oggi!
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Fin qui ho sempre mangiato i denti di leone crudi in insalate primaverili, in aggiunta ad altre verdure a foglia verde, per mitigarne il sapore amarognolo.
Oggi volevo preparare qualcosa di nuovo e così mi sono messa a spulciare su vecchi libri di cucina, dove ho scoperto tantissime ricette a base di queste piante, molto apprezzate anche per le note proprietà depurative e diuretiche (nella tradizione contadina il tarassaco è infatti chiamato anche piscialletto!).
Dei denti di leone non si butta via davvero nulla!
I boccioli si possono mettere sottaceto, come i capperi, mentre con i fiori si ottiene una salsa ottima come condimento sulla pasta. C’è anche chi li usa fritti in pastella o per farne una marmellata (apprezzata soprattutto in medioriente). Con le radici essicate è possibile ottenere un caffè.
Con le foglie è possibile fare zuppe, decotti, minestre, far-frittate (per la frittata vegan, ovvero senza uova, vedi qui) e anche un ottimo pesto.
Noi oggi abbiamo preparato una crema che fa subito primavera.. ed è anche depurativa, che male non fa 🙂
INGREDIENTI
mezzo litro d’acqua;
250 gr di foglie di tarassaco;
3 patate biologiche;
1 porro intero;
1 cipolla bio;
1 pezzetto di radice di zenzero;
mezzo cucchiaino di pepe nero bio;
1 cucchiaino di curcuma bio;
per guarnire fiori commestibili a piacere (io qui ho usato fiori di rosmarino e pratoline appena colte e ben lavate);
olio extra vergine di oliva biologico;
sale integrale bio;
Ho messo a dorare la cipolla con un po’ d’olio extravergine e aggiunto le spezie e le foglioline di tarassaco. Ho aggiunto le patate sbucciate e fatte a pezzi, il porro intero (anche radici e fusto), lo zenzero pelato e l’acqua.
Ho lasciato sobbollire per circa 15 minuti, poi ho controllato che le patate fossero cotte e spento il fuoco.
Ho frullato tutto fino a ottenere una crema, assaggiato e aggiunto un po’ di sale.
Ho servito con qualche fiore fresco di rosmarino, pratoline e un filo di olio extra vergine.
Questa zuppa volendo può essere servita con dei crostini di pane e condita con salsa tamari o miso al posto del sale.
Eh, ma che succede.. sei ancora qui? Di solito la balenavolante finisce la ricetta e subito svolazza via.. ma oggi no, non poteva essere una giornata come tutte le altre, e nemmeno questo post vuole esserlo! Oggi ne approfitto per ringraziare Alice Grandi, del blog www.ricettevegolose.com, che mi ha assegnato il graditissimo premio foodblogger award, che assegno a mia volta ad alcuni blog che mi piace sbirciare 🙂
www.cosamangianoivegani.wordpress.com