C’e un grillo, che trova un mirtillo. Vuole mangiarlo e allora che fa? Va in cerca di forchetta e coltello. Poi compra un tavolo, una sedia e una tovaglia. Per lavarla (si sa, i mirtilli macchiano!) deve però prendere anche una lavatrice. E il detersivo. Per far funzionare la lavatrice ha bisogno della corrente, quindi mette tutto quanto in una casa e inizia a lavorare per pagare la casa e le bollette.. Un bel giorno si siede a tavola per gustare finalmente il mirtillo, ma questo è ammuffito.
Allora trova un lampone e, senza pensare a nulla, se lo mangia.
Sono anni che ci rimuginiamo su. Andare, non andare, andare, non andare.. Alla fine il momento giusto per partire in direzione dell’India sembrava non arrivare mai, nonostante il richiamo fosse fortissimo. Prima troppo lavoro. Poi troppo poco. Poi c’era sempre qualcosa che ci faceva rimandare a domani.. domani.. domani..
Alla fine ho percepito che il momento giusto non ci sarà mai, che in fondo dipendeva da me, dalla mia decisione profonda e fiduciosa. E’ inutile starsene lì ad aspettare che qualcosa là fuori cambi, siamo noi a creare la strada, mi sono detta. Capito Universo? Questa ragazza pazza fa sul serio! E così, ancora non me ne rendo conto, il biglietto per l’India è qui che mi guarda, e nella pancia sento le farfalle. Ed è una sensazione incredibile, un misto di terrore ed euforia per ciò che mi/ci aspetta (ragazza pazza e compagno), quasi fosse il primo giorno di scuola, l’ansia di conoscere i compagni e la maestra, l’inizio di una nuova avventura.. il primo bacio, le guance che bruciano e il cuore che salta fuori dal petto, pensando a come quel momento ti cambierà per sempre la vita..
“sono finito in India perché secondo me l’India è l’origine di tutto, è… è il punto di partenza di tutto […]. L’India è ancora un paese dove il divino è nella quotidianità della gente, nei gesti”
(Tiziano Terzani dal film “Anam il Senzanome”)
Per festeggiare questa nuova avventura alle porte ho voluto preparare un piatto dal sapore esotico, facile da realizzare e di grande impatto (oltre che buonissimo): polpette vegan di cous cous e ribes.
INGREDIENTI (per 20 polpettine circa)
100 gr di cous cous pronto;
1 patata lessa;
80 gr di pan grattato;
brodo vegetale q.b.;
olio evo q.b;
una manciata di coriandolo fresco;
1 cucchiaino di semi di cumino;
100 gr di ribes;
50 gr di pistacchi tritati;
50 gr di mirtilli secchi;
la scorza di 1 limone biologico;
1 cipolla;
sale q.b;
In una padella ho messo a rosolare la cipolla con i pistacchi tritati finemente, il ribes e i mirtilli secchi fatti a pezzettini. Ho spento il fuoco e aggiunto la scorza del limone, un po’ di sale, il cumino e il coriandolo fresco.
A parte avevo preparato del cous cous (ci sono diversi metodi, usate quello che preferite, basta che abbia una buona consistenza e non sia troppo acquoso, per modellare al meglio le polpettine) e l’ho versato nella padella amalgamandolo agli altri ingredienti, aggiungendo anche una patata lessa schiacciata, del pan grattato e un po’ di brodo vegetale per ammorbidire le polpette.
Prima di infornare a 200° per 20 minuti ho cosparso le polpettine di pan grattato, un barbatrucco per formare una deliziosa crosticina a cottura ultimata.
Per finire, una volta pronte ho guarnito le polpette con dei chicchi di ribes 😉
Buon appetito!