Bimbi vegan è la traduzione del manuale inglese Feeding your vegan infant, with confidence, di Sandra Hood, laureata in scienze alimentari all’Università di Leeds, nutrizionista accreditata presso il servizio sanitario britannico, attivista e consulente presso Vegan Society.Vegana da 32 anni.
L’edizione originale è stata aggiornata e contestualizzata alla realtà italiana dalla dottoressa Michela Trevisan, biologa specializzata in scienze dell’alimentazione.
Come viene specificato nell’introduzione, il testo faceva spesso riferimento a cibi fortificati (es. latte di riso o soia arricchito con vit. D, calcio, vit. B12), di cui si fa largo uso nel mondo anglosassone. In Italia questo comportamento è meno diffuso, sia per motivi culturali che per il ‘ritardo’ della nostra industria alimentare in questo particolare settore. Ecco anche il perchè l’integrazione all’edizione italiana, edita da Terra Nuova, in cui viene suggerita una via più naturale, riducendo al minimo, dove possibile, il ricorso a integratori e cibi fortificati industrialmente.
I dieci capitoli in cui è suddiviso il testo forniscono linee guida per la crescita del bambino, dalla nascita allo svezzamento fino ai primi anni di vita e tutte le indicazioni per l’alimentazione delle mamme durante la gravidanza.
Un testo utile ai genitori che hanno deciso di intraprendere questa scelta, ma anche ai professionisti della nutrizione.
Lo svezzamento vegan fornisce tutti i nutrienti necessari al bebè?
Quali sono i nutrienti fondamentali per le mamme vegan che allattano? E durante la gravidanza?
La soia è sicura per i bambini?
Lo scopo del libro è quello di fornire consigli pratici su come e con quali alimenti nutrire i bambini vegan, ma anche rassicurare i genitori, dimostrando loro che la dieta vegan è salutare a qualunque età, fin da bambini; non solo è in grado di fornire tutte le sostanze nutritive necessarie per crescere e svilupparsi, ma protegge da molte malattie croniche che affliggono i paesi occidentali.
A questo proposito ho trovato molto utile il capitolo in cui sono state raccolte le esperienze di famiglie (una decina in tutto) che hanno avuto modo di beneficiare dei vantaggi di una dieta senza prodotti animali.
Il libro si conclude con alcune ricette da cui prendere spunto per preparare piatti graditi ai bambini, dalle prime pappe (a partire dalla ventesima settimana circa) a quelle che vanno dal sesto all’ottavo mese, per poi passare alla fase dagli otto ai dodici e infine dall’anno in poi, con suggerimenti utili anche per quando il bambino va all’asilo o sta per iniziare la scuola.
Con questa recensione partecipo all’iniziativa del Giovedì del libro di cucina di passatotralemani.wordpress.com, nata per condividere consigli, chiacchiere ed esperienze sulla nutrizione e produzione di cibo. L’iniziativa del Giovedì è condivisa anche dal gruppo Facebook ‘Genitori Veg’