Let me take you down, ’cause I’m going to
Strawberry fields
Nothing is real
And nothing to get hung about
Strawberry fields forever
Strawberry fields forever, Beatles
A volte vale la pena buttarsi a capofitto in qualcosa senza senso (almeno apparente)..
.. che poi, spesso le cose che crediamo abbiano un senso si rivelano le più insensate, quindi tanto vale uscire un po’ dal binario e gettarsi in un’impresa estrema.
Ecco, questa è la giustificazione che mi sono data oggi, tra montagne di panni da lavare, cumuli di pelo che svolazzano qua e là come gli ammassi di polvere mista a boh che rotolano nei film del far west e la casa che sembra stata travolta da una banda di hooligans.
Non proprio un’immagine da copertina di home decor, ma con 4 animali al seguito ho abbandonato da tempo l’idea della casalinga perfetta; ogni cosa infatti è avvolta da una spessa moquette di pelo.. Sì, avrei mille cose sensatissime da fare, ma.. dopotutto possono anche aspettare un altro po’.
Quindi, sai che c’è di nuovo? Mi sono detta con aria sovversiva.. quasi quasi provo a cimentarmi con un esperimento ai fornelli!
Detto fatto.
Mi sono ritrovata in cucina, con l’espressione di una bimba al parco giochi che ha a disposizione scivoli, altalene..
Confesso: qualche giorno fa ho comprato uno stampo da budino.. capite perchè non sto più nella pelle? Devo devo devo provare a farne uno! E guarda guarda ho dell’agar agar (non è una parolaccia, giuro! E’ un’alga.. poi vi spiego!).
…
L’esaltazione che ho provato alla fine, sgusciando il budino dal suo stampo ( uscito intatto senza spappolarsi nè scomporsi nemmeno un pochino.. miracolo!!!!!! Su Internazionale Rob Brezsny sostiene che è tutto merito di Giove nel segno, che mi sta regalando una gran botta di fortuna.. mah! ).. dove ero rimasta.. ah, sì, l’uscita del budino dalla formina mi ha dato una scarica di endorfine niente male.. Poi ho letto da qualche parte che le endorfine sono una specie di droga prodotta all’interno del corpo, e provocano un effetto rilassante e così, senza nemmeno accorgermi, ero lì che cantavo da sola la psichedelica Stawberry fields forever dei Beatles.. degno accompagnamento di questo budino fragoloso, non trovate?
INGREDIENTI
-400 gr di fragole;
-4 cucchiai di panna vegetale;
-4 cucchiai di sciroppo d’agave;
-500 ml di latte di riso;
-1 grattuggiata di vaniglia in stecche;
-3 gr di alga agar agar (conosciuta anche come kanten)
In una pentola ho portato a ebollizione il latte di riso con dentro sciolti la panna, lo sciroppo d’agave (viene bene anche con il malto al posto dello sciroppo d’agave, oppure anche melassa, ma a quel punto il colore si scurisce, verrà come un budino di prugne per capirci!), la vaniglia. Ho spento il fuoco e aggiunto l’agar agar (uso quella in polvere dopo vari esperimenti falliti di prenderla ancora in foglie e farla a pezzettini, mi viene un pasticcio, ma magari voi avrete più fortuna!).. e abbracadabbra.. non succede nulla! E no, aspetta, ho aggiunto anche le fragole frullate e messo nello stampo precedentemente bagnato con acqua (è questo, stando al gotha delle food blogger, il barbatrucco per staccare il budino dallo stampo senza subire danni). Et voilà, dopo circa 3 ore in frigo era pronto, bello sodo e ballonzolante. Come un budino.
E per oggi non ho più scuse per non pulire casa 🙁