E niente, trovi un ricettario interamente dedicato a ricette vegan e gluten free… puoi mica lasciarlo lì sullo scaffale della libreria, che scherzi?
L’autrice è Allyson Kramer, la stessa del seguitissimo blog manifestvegan.com. Grandi foto a colori per un ricco menù che prevede oltre cento ricette, suddivise tra colazione, primi piatti, zuppe e insalate, contorni e snack, dolci e bevande.
Dopo averlo portato a casa mi sono ritrovata a provare una ricetta.. poi un’altra.. alla scoperta di un nuovo mondo: l’America! Sì perchè molti ingredienti richiamano una certa ammeriganità… e allora vai di Xantan gum (facilmente sostituibile in molte preparazioni con lo Psyllio), burro di noccioline, brown sugar (più sotto trovate la spiegazione, se già non lo conoscete!) e altri ingredienti che solitamente non uso, ma che non sono difficili da reperire 🙂
Poi non ho ancora capito come sia potuto succedere… Allyson Kramer ha fatto la magia: mi ha convinta ha usare la farina di semi di lino mischiata ad acqua come collante. E io che ero convinta sostenitrice dello sciroppo di riso come il miglior sostituto delle uova dell’intera galassia, sono rimasta di sasso. I semi di lino polverizzati non solo funzionano, ma non lasciano nessun retrogusto strano! Insomma, Allyson ha fatto sì che allargassi i miei orizzonti.
Ma non finisce qui. Mi ha portato nel magico mondo di un ingrediente tutto americano, sto parlando del brown sugar!
Ecco, io pensavo si trattasse di semplice zucchero di canna.
Distrattamente ho inserito ‘brown sugar’ nel traduttore automatico che uso di solito per decifrare i ricettari in inglese e con mia grande sorpresa ho scoperto che in realtà si tratta di un mix, composto da 1 parte di melassa e 10 parti di zucchero raffinato (light brown sugar) oppure in rapporto 2:10 (dark brown sugar).
A proposito ho trovato un interessante articolo sul blog www.unamericanaincucina.com, che vi segnalo!
Nella ricetta dei butterscotch amaretti che condivido qui oggi, tratta da Great gluten free vegan eats, ho voluto però provare una versione un po’ meno zozza del brown sugar originale, ovvero utilizzando zucchero di canna integrale bio (mascobado) al posto dello zucchero raffinato. #dadomanicomunquedieta
Ricettina?
(per 36 biscotti)
3 tablespoons (21 gr) farina di semi di lino bio;
6 tablespoons (90 ml) acqua;
3 cups (300 gr) farina di mandorle bio;
1/2 teaspoon (1 presa generosa) sale fino integrale bio;
1 cup (200 gr) zucchero integrale di canna bio (io uso Mascobado) bio;
1/2 cup (115 gr) light brown sugar*;
Ho acceso il forno a 150°C.
Ho mischiato la farina di semi di lino, ottenuta polverizzando i semi di lino, con l’aqua. Ho atteso 5 minuti. Intanto ho mischiato la farina di mandorle, ottenuta polverizzando delle mandorle sgusciate, con sale e lo zucchero.
Ho poi preparato il light brown sugar mescolando 1 parte di melassa bio con 10 parti di zucchero integrale di canna.
Ho aggiunto il light brown sugar al resto degli ingredienti e mescolato energicamente nel mixer, fino a ottenere un composto piuttosto denso e colloso, che ho distribuito con un cucchiaio su della carta forno, formando 36 cerchi.
Ho infornato e atteso 30 minuti.
Il sapore e la consistenza di questi biscotti mi ha conquistata, aspetto curiosa i vostri commenti!!!!
dettaglio
Con questa recensione partecipo al Giovedì del libro di cucina promosso da Annalisa, di passatotralemani.wordpress.com, condiviso dal gruppo FB Genitori Veg.
Siete già andati a trovarla?