Prendi una matita e un righello. Misura e ritaglia un foglio di carta lungo 25 cm e largo 18. Fatto? Ebbene, questa superficie rappresenta l’universo di una gallina allevata in batteria durante tutta la sua esistenza.
Se l’avessi letto da piccola, questo sarebbe senz’altro diventato il mio libro preferito.
Invece l’ho letto ora, in fase post adolescenziale, e vi confesso che mi ha pure commosso.
L’autore, Luigi Civita, racconta la storia di un’amicizia davvero singolare, quella tra un gatto, un pulcino di nome Piopio e Marzia, una bambina coraggiosa e sensibile che vuole cambiare il mondo.
I tre amici superano le differenze di genere e linguaggio, dimostrando che è possibile andare oltre le barriere imposte dalla società.
E Ilaria, allora, chi è?
Il titolo del libro fa riferimento alla mamma di Piopio, una gallina ovaiola che vive nella minuscola gabbia di un allevamento. Il suo sogno è razzolare nella terra, annusare l’aria, beccare l’erba. Come farebbe qualunque gallina libera in un ambiente naturale.
Grazie al coraggio di Marzia e all’aiuto dei suoi amici, il sogno di Ilaria potrà avverarsi, chiudendo la storia con un messaggio di speranza e l’invito ai piccoli lettori a rimboccarsi le maniche per un futuro migliore, proprio come ha deciso di fare questa bambina speciale.
Il libro, oltre ad essere la storia di una tenera amicizia che va oltre le differenze, vuole essere uno spunto di riflessione sulle condizioni di vita di oltre 40 milioni di galline italiane, chiuse in gabbie piccole come un foglio di carta, come viene spiegato nell’introduzione a cura della LAV.
Il sogno di Ilaria è il racconto di come un mondo diverso sia possibile, un futuro dai colori pastello come le delicate illustrazioni di Silvana Verduci.