Se decidete di andare a New York in questo periodo, siate pronti a essere immersi nello spirito natalizio più sfacciato ed esagerato che ci sia!
Vetrine che sembrano scenografie di Disneyland, pile di torte multistrato che arrivano al soffito cariche di renne, babbi e chi più ne ha più ne metta, cup cake strabordanti crema, decorati con glitter e pupazzini, canzoni in stereofonia h24, alberi gigagalattici stracarichi di palline e luci, piste di pattinaggio gremite di gente, pacchi, pacchetti…
Dicono che non ci sia luogo in grado di far vivere la magia bambina del Natale come New York. Forse perchè è tutto così esagerato, così carico, da sembrare a tratti irreale, come in un sogno.
Tra le esperienze più emozionanti che voglio condividere qui con voi ci sono stati una passeggiata a Central Park, tra i colori dell’autunno (sì, perchè a dicembre c’erano 14 gradi! Altro che pupazzi di neve e alberi spogli, date un occhio alle foto)…
… dove come ogni anno l’8 dicembre viene commemorata la scomparsa di John Lennon. Per l’occasione centinaia di persone si ritrovano a Strawberry Fields (il luogo del parco a lui dedicato, vicino a Dakota, la sua abitazione) per tutto il giorno. C’è chi suona, chi posa un fiore.. basta che qualcuno intoni una canzone perchè tutti gli altri si uniscano al coro e inutile dire che quando sono partite le note di Imagine mi è venuto un magone gigante.
A due passi da lì ci si può rifocillare in un posticino di nome Alice’s tea, dove servono ottime tisane e scones, dei biscotti tipici ammerigani che vi mostro poco più sotto. Il posto non è vegano, ma ogni giorno c’è almeno 1 opzione vegan a scelta. Due biscottoni e una teiera vengono circa 13 dollari. Ecco l’ingressino, cui si accede dopo una rampa di scalette.
Gli scones ci hanno fatto compagnia durante tutto il soggiorno, dalla colazione alla merenda era sempre il momento buono per assaggiarne uno…
Tra i migliori, segnalo quelli di Lifethyme, un posto eccezzionale dove mangiare vegan con poco e dove tuffarsi in un bancone dei dolci da cardiopalma. Molti oltre che vegan sono gluten free. Con qualche opzione crudista.
Uh, vi dico subito che se andate non potete non provare i biscottoni al limone e mirtilli (ammetto che ci è presa la mano e siamo usciti con 6 e dico S-E-I scones di questo tipo). Sono un po’ unti, ma rasentano l’estasi. Erano in offerta a 1.79 dollari cad. Tenete presente che le dimensioni sono quelle di una pizza, più o meno. Ottimi anche quelli con farina di mandorle e quelli al burro di noccioline.
Lifethyme è un supermercatino bio su due piani, zona Whashington Square. C’è una parte di self service con pietanze calde e fredde, con ampia scelta vegan. Si può riempire il proprio lunch box e alla cassa viene pesato. Il costo è di circa 9 dollari per 1 kg. Diciamo che con 9 dollari si mangia, e non c’è da lasciare la mancia come nei ristoranti, dove dovrete aggiungere ogni volta circa il 20% al totale del conto. Tra i cibi offerti c’erano tre diversi tipi di tofu (strapazzato, fritto e alla piastra), dei dolmas ripieni di grano saraceno e spezie, sushi di avocado, insalatone di mille tipi, riso basmati con verdure e curry, tempeh e pasta fredda. In questo posto hanno inoltre un’ampia scelta di bevande, tra cui kombucha di tanti tipi.
(tutto quello che vedete in questa vetrina è vegan. Se guardate bene c’è ancora la mia bava sul vetro…!)
(torte di ogni tipo per tutti i gusti, dalle classiche al cioccolato, a questa con panna al limone e mirtilli)
(burger crudisti, a 6.95 dollari, senza glutine e senza soia)
Un altro posto molto carino dove passeggiare in questo periodo è Bryant Park, poco distante dalla New York Public Library (che potete visitare gratuitamente con una guida ogni martedì alle 11.00). Bryant Park è un parco molto pittoresco, ritagliato in mezzo ai grattacieli, con una pista di pattinaggio, una giostra per i cavalli stile parigino, mercatino di Natale e baracchini che sfornano cioccolata calda e cibo di ogni provenienza a tutte le ore.
Qui è possibile gustare dell’ottimo sushi vegano da vegushi, un baracchino con prezzi intorno ai 7 dollari per un plateau tipo quello in foto (con 8 rotolini). Le combinazioni vanno dalla classica con riso, alga e avocado a quelle più insolite con riso integrale o quinoa, alga, patate viola e asparagi.
In questo baracchino servono dell’ottimo tè allo zenzero e crepes vegane con tempura di verdure e salsa rosa piccante. Tutto vegan.
Poco distante da Vegushi c’è anche un altro baracchino asiatico, che propone specialità interamente veggy, e si chiama Vedge. Ho fotografato il menù, così potete farvi un’idea di alcuni prezzi (il cambio euro/dollaro è circa 1:1) e opzioni.
Questa zona di Bryant Park è molto centrale. Se non amate mangiare all’aperto o magari semplicemente fa freddissimo, proprio affacciato sul parco c’è un fantastico self service di nome Zeytinz, con tantissima scelta vegan, che al piano di sopra offre la possibilità di sistemarsi seduti a tavolino e godere della vista. Anche qui, per 1kg di cibo, si spendono circa 8 euro, e c’è la possibilità di prendere dell’ottimo sushi vegan con avocado e riso integrale (8 pezzi, 5 dollari e 25) oltre a insalate, pasta e tanto altro. Qui consiglio soprattutto il tofu marinato e l’insalata di edamame, ma anche il sushi ha il suo perchè 🙂
Che ne pensate di questo breve giretto? Nella prossima puntata vi porto a pranzo a China Town e a fare due passi sul tetto più alto della città <3