Cari aficionados, oggi vi parlo di un libro di cui molti di voi mi hanno chiesto, dopo averlo adocchiato tra le mie stories di Instagram, ovvero One Part Plant, di Jessica Murnane.
Questo libro non è solo un ricettario vegan (e senza glutine) accompagnato da bellissime foto, ma è soprattutto la storia di Jessica e di come grazie a un’alimentazione vegetale sia riuscita ad alleviare i sintomi di una malattia (l’endometriosi) divenuta fortemente invalidante e a trasformare del tutto la sua vita. La motivazione salutista è dunque stata alla base della sua scelta vegan e il miglioramento del suo stato di salute è la ragione per cui ha scritto il libro. E quindi inizierò proprio da qui, dalla storia dell’autrice.
Jessica ha sofferto per anni di endometriosi, un disturbo ormai comune a molte donne. Pensate che solo in Italia ne soffrono oltre 4 milioni di donne e che è considerata tra le cause principali di infertilità femminile.
Quando Jessica aveva 33 anni, questo disturbo si aggravò fino a raggiungere lo stadio massimo (il livello 4), tanto da renderle impossibile alzarsi dal letto per i dolori. I medici le prospettarono come soluzione un intervento di isterectomia (asportazione dell’utero).
Fu allora che un amico suggerì a Jessica di informarsi sull’alimentazione veg per curare questa malattia. All’inizio era molto scettica, perché nessun medico le aveva parlato di questa possibilità, e anzi sembravano tutti concordi sulla necessità dell’operazione. Lei però decise di provare per qualche mese, supportata anche dal marito. E funzionò.
Dopo solo una settimana i dolori iniziarono ad attenuarsi. Dopo un mese si sentiva piena di energia. Dopo 3 mesi si sentiva rinata.
Da allora Jessica (che nel frattempo è diventata mamma), ha condiviso la sua alimentazione con tantissime donne, aiutandole a migliorare la propria condizione.
Ma vediamo più nel dettaglio cos’è OPP, come la chiama Jessica.
Si tratta di un’alimentazione il più possibile integrale e 100% vegetale, senza zuccheri raffinati né glutine. A proposito del glutine, nell’introduzione trovate un’interessante intervista al dottor Campbell, lo stesso autore del celebre The China Study. La decisione di eliminarlo nel caso di Jessica non deriva da un’intolleranza o dall’essere celiaca, ma dalla consapevolezza che il glutine rientra tra quei cibi che favoriscono le infiammazioni all’interno del nostro organismo. Anzi, tra tutti gli alimenti è quello che più di tutti causa infiammazione.
Dopo l’introduzione, Jessica spiega nel dettaglio cos’è l’endometriosi, i sintomi, la diagnosi e le cure principali.
Prosegue quindi specificando che OPP non vuole essere una dieta! Lei stessa infatti si definisce ‘curvy’, ovvero formosa. OPP è piuttosto uno stile di vita, in cui ciascuno si può cimentare senza ansie da prestazione. Nessuno è perfetto! L’obbiettivo è iniziare a integrare un pasto 100% vegan al giorno, non importa che sia per colazione, pranzo o cena. Potremmo iniziare con uno smoothie a colazione la mattina, aggiungendo poi verdure crude o cotte alla cena, per poi arrivare a eliminare del tutto gli alimenti di origine animale.
Seguono alcune FAQs, ovvero domande comuni che le sono state rivolte in questi anni rispetto a OPP, ovvero:
Dovremmo mangiare SOLO cibo biologico?
E l’alcol?
E l’olio?
Frutta e verdura surgelati fanno male?
E se abbiamo figli? (a tal proposito, il figlio di Jessica è vegano dalla nascita e racconta quindi la sua esperienza)
Veniamo ora alle ricette, suddivise in:
COLAZIONE (la mia ricetta preferita in questa sezione è quella dei muffin con ciliegie, ma ci sono ricette per tutti i gusti, dolci e salate!)
SALSE e CONTORNI
ZUPPE e INSALATE
PIATTI PRINCIPALI
DOLCI
SNACK
Tra una ricetta e l’altra spesso si trovano approfondimenti e consigli sugli ingredienti, sui metodi di cottura, sull’origine di molti piatti etnici.
Le foto sono pazzesche!!!!!!!
Cosa ne penso: a prescindere che si soffra o meno di endometriosi, penso possa essere un libro ideale per coloro che, per motivi legati alla salute, seguono o vorrebbero seguire un’alimentazione vegan e senza glutine. Non solo mi sono piaciute le ricette, gli ingredienti utilizzati, le tecniche di preparazione, ma trovo che i contenuti del libro siano molto curati. Il coloratissimo libro di Jessica trasmette tutta la sua forza d’animo e determinazione e soprattutto il grande cuore che mette non solo nei piatti, ma anche nel suo percorso di condivisione.
Unico neo il fatto che, almeno per ora, il libro non sia ancora stato tradotto in italiano… ma chissà 😉
E voi avete fatto qualche esperienza di miglioramento della salute nel passaggio a una dieta vegan? Avete voglia di raccontarmi?