Cari aficionados, come state? Avete passato una buona Pasqua? Qui in casa balenina abbiamo cucinato (tanto!), brindato (di più!), e soprattutto ci siamo presi il tempo per stare in famiglia, tra passeggiate al mare e tavolate all’aria aperta. Riemergo con qualche chilo in più, per condividere con voi uno dei piatti che più è stato apprezzato in famiglia durante queste feste: la torta pasqualina vegan. Si tratta di una preparazione semplicissima, che richiede pochi ingredienti.
INGREDIENTI
(per una tortiera tonda da 20 cm di diametro)
Per la base:
250 g di farina di farro;
30 g di olio di semi leggero;
120 g di acqua
sale fino
1 cucchiaio di aceto di mele
Per il ripieno:
500 g di bietole
1 cipolla dorata
200 ml acqua
100 g di farina di ceci
Si inizia preparando la base. Formo un impasto con la farina, il sale, l’olio, l’acqua e l’aceto, e metto a riposare in una ciotola coperta da un canovaccio mentre mi occupo di preparare il ripieno della torta.
Per preparare il ripieno, faccio innanzitutto una pastella con 200 ml di acqua, 100 g di farina di ceci e sale, e metto da parte.
Poi, metto a cuocere le bietole in padella, con 2 bicchieri di acqua, a fuoco medio, con il coperchio. Quando le bietole si sono appassite, le faccio saltare il padella con un po’ di olio extravergine e la cipolla tagliata fine. A questo punto aggiungo la pastella di farina di ceci (che darà l’effetto ‘uovo’) e faccio saltare insieme alle bietole e alla cipolla per un paio di minuti, in modo che gli ingredienti si mescolino bene.
E’ arrivato il momento di accendere il forno a 180°C.
Stendo la pasta, e la sistemo in una tortiera antiaderente. Metto da parte l’impasto che avanza per guarnire. Verso il ripieno nella tortiera, e infine guarnisco con delle striscioline di impasto.
Qui trovate una foto con le mie striscioline, versione principiante, e poi quelle precisissime di Manu, che è cintura nera di striscioline e ha addirittura eseguito un intreccio. A proposito, trovate millemila tutorial su iutub.
Comunque, fate cuocere 45 minuti e poi lasciate intiepidire prima di servire in tavola.
Uh, buonissima anche e soprattutto il giorno dopo 🙂 Fatemi sapere se provate a replicarla!