VEGAN IN 7 DI RITA SERANO

Qualche giorno fa mi è capitato sotto mano un articolo della rivista inglese Independent, in cui veniva riportata la classifica dei migliori libri di cucina vegan del 2017.

Tra questi, alcune ‘vecchie’ conoscenze e una nuova (almeno per me) piacevole scoperta… leggete fino in fondo per scoprire di cosa si tratta!

Nel ‘best of’ c’erano The Modern Cook’s Year, ovvero il terzo libro di Anna Jones (il suo account Instagram è il seguitissimo We_are_food), considerato tra i migliori libri di cucina vegan del 2017 anche dalla rivista Vogue. Peccato non sia vegan, ma vegetariano. Va però detto che l’autrice ha indicato come sostituire gli ingredienti di origine animale (latte, burro, uova) dove presenti, con altri vegetali per veganizzare ogni ricetta.
Immancabile Matthew Kenney  con il suo Plantlab. Per chi non lo conoscesse, Matthew è uno chef crudista tra i più conosciuti a livello mondiale, fondatore della seguitissima Raw Food Culinary Academy, che ha sede negli Stati Uniti (Venice, Belfast, Miami) e in Thailandia e autore di numerosi bestseller, oltre che imprenditore e fondatore di diversi ristoranti sparsi soprattutto negli States.
L’articolo proseguiva poi con il super tomo da oltre 450 ricette edito da Phaidon e scritto da Jean Christian Jury in cui viene dato ampio spazio alle ricette vegetali da tutto il mondo, con le melanzane armene, le enchiladas di spinaci con le lenticchie dal Guatemala, e così via. Una particolarità che mi ha colpito di questo libro è la presenza di ricette di altri chef ‘ospiti’ del calibro di Alexis Gauthier, chef patron del Gauthier Restaurant di Soho.
Altro libro in lista era Power Vegan Meals di Maya Sozer (il suo profilo Instagram è Dreamy Leaf).

Il libro che più di tutti ha catturato la mia attenzione è stato però Vegan in 7 di Rita Serano. Ciò che mi ha incuriosita è il fatto che le oltre 100 ricette presenti nel libro sono per la maggior parte senza glutine, e realizzate con soli 7 ingredienti (o meno). Il prezzo (16 dollari) tutto sommato piuttosto contenuto per un libro di cucina a colori, e le recensioni positive, mi hanno convinta ad acquistarlo.

Vi dico subito che questo libro mi è piaciuto molto, peccato che al momento non ci sia anche in italiano!

Ecco perché mi è piaciuto Vegan in 7 di Rita Serano:
– le ricette, pur essendo realizzate con pochi ingredienti, non sono per niente banali (rosti di patata dolce con insalata di cipolle; ‘satay,’ ovvero spiedini, di funghi Portobello con burro di arachidi; finocchi stufati con zafferano; burger affumicati etc.);
– la grafica del libro è molto pulita, chiara ed essenziale;
– le ricette sono per la maggior parte (non tutte) accompagnate da bellissime foto a colori, scattate dalla stessa Rita;
– le unità di misura, pur trattandosi di un libro in inglese, sono tutte in g, ml, l anziché in cup. Questo può rivelarsi molto utile soprattutto per quanto riguarda le misurazioni relative al peso, per le quali sarebbe necessario consultare ogni volta un convertitore di unità di misura (io uso questo) oppure disporre di misuratori appositi;
– ciò che mi fa scegliere un libro di cucina piuttosto che un altro è soprattutto quanto mi fa venire voglia di replicarne le ricette. In questo caso il fatto che si tratta di ricette realizzabili con pochi semplici ingredienti, e con tempi piuttosto veloci, mi ha invogliato parecchio. Nella mia biblioteca ho alcuni libri di cui non ho ancora realizzato nessuna ricetta, perché troppo elaborate o complicate, ma non è questo il caso.

A tal proposito, venerdì condividerò con gli iscritti alla newsletter una ricetta tratta dal libro Vegan in 7 di Rita Serano, ovvero la quiche con pomodorini arrostiti con aceto balsamico.

Vi ho incuriositi? Quali sono, secondo voi, i migliori libri di cucina vegan? Che cosa influenza maggiormente il vostro parere? Le immagini, grafica, facilità nel replicare le ricette, ricette particolari oppure etniche, impiattamenti visionari? Fatemi sapere 🙂

A presto!