‘Il cumino aggiungeva alla miscela il profumo dell’amore al pomeriggio, ma era un’altra la spezia che aveva il maggior effetto tantrico sui poveri ignari che mangiavano la zuppa: siah daneh, ‘amore nel mezzo’, o seme di nigella. Questo piccolo, modesto seme, pestato in un mortaio o fatto bollire come nella zuppa di lenticchie, risveglia un’energia piccante che di solito giace in letargo nella milza umana. Una volta sprigionata, questa energia è capace di bruciare di quel desiderio puro che solo un innamorato non corrisposto conosce. La nigella provoca un calore così violento che non deve essere ingerita dalle donne incinte, per evitare il rischio di un parto prematuro. Usata comunemente nel Medio e nel Vicino Oriente, la nigella viene utilizzata di rado nelle ricette in Occidente, dove le sue proprietà nell’alleviare il bruciore di stomaco e l’affaticamento sono molto sottovalutate. La modernità, a quanto pare, preferisce pillole e integratori al consiglio degli antichi saggi..’
Se c’è una cosa che amo fare in estate è leggere. Meglio se sotto l’ombra di qualche albero, visto che non sono esattamente quello che si definirebbe un ‘fototipo scuro’. La mia pelle è più un ‘fototipo urbano’. Ciononostante mi sono trasferita al mare. Negli anni ho provato creme e unguenti di ogni tipo, ma anche con la protezione 50 e un sole pallido come una limonata riesco sempre a ustionarmi. Quest’anno mi è andata di lusso, visto il tempo berlinese. Così, durante i momenti liberi, ho potuto approfittare anch’io per spaparanzarmi in spiaggia. La mia felicità in quei momenti era talmente incontenibile ( libro + mare ), da spingermi addirittura a intonare Dreams are my reality, con uno spirito da Tempo delle mele ritrovato. Nei picchi di euforia massima mi sono spinta senza ritegno fino a I believe I can fly ( quanto mi gasa questa canzone, lo so è un po’ tamarra, ma quando parte a cantare R. Kelly mi viene veramente da allargare le braccia ad ala di gabbiano!! ) mimando anche il coro gospel alla fine, sotto gli occhi increduli del mio compagno.
Beh, tra i libri che ho letto c’è Caffè Babilonia, di Marsha Mehran, da cui è tratta l’introduzione al post.
Ora, cari aficionados, questo libro ha fatto la gioia di una maniaca del cibo esotico come la sottoscritta; all’inizio di ogni paragrafo c’è infatti la ricetta di un piatto persiano, descritto nella preparazione con uno stile impeccabile. Una delizia per i sensi che cresce una pagina dopo l’altra, potete scommetterci 😉
Molti piatti proposti non sono affatto vegan, ma alcuni sono facilmente veganizzabili, come la zuppa di lenticchie rosse, alla quale ho apportato qualche modifica, sostituendo al brodo di pollo un preparato vegetale. L’ho voluta chiamare ‘zuppa dell’Amore’, visto l’effetto della nigella descritto dall’autrice.. ! Se la provate mi fate sapere se ha funzionato, eh? Anche senza entrare proprio nei dettagli.. !
Proporre questa zuppa è stata un’odissea (ne sa qualcosa Manu di vegeintable, con cui ho condiviso la lettura di questo libro)! Non tanto perché sia di difficile preparazione.. piuttosto non è stato semplicissimo trovare i semi di nigella, scovati alla fine in un negozietto etnico. Ma soprattutto, mi rivolgo a voi provette fotografe, come si fa a fotografare una zuppetta marrone rendendola appetibile? Con che coraggio chiamarla Zuppa dell’Amore??????
Ecco, anche per questo ho deciso che a ottobre inizierò un corso di fotografia. Anche se al momento non ho la macchina fotografica (uso il cellulare per immortalare le ricette)! buahahahah!
Bene, ricettina?
INGREDIENTI
200 gr di lenticchie rosse secche bio;
4 cipolle rosse bio tritate; ( nell’originale sono 7 )
4 spicchi d’aglio bio schiacciati; (nell’originale sono 7.. ma poi, temevo di ottenere l’effetto contrario all’innamoramento del partner, così ho ridotto un po’ l’agliazza!!)
1 cucchiaino di curcuma bio macinata;
4 cucchiaini di cumino bio macinato;
olio extravergine d’oliva bio q.b;
5 tazze di brodo vegetale;
5 tazze d’acqua;
1 pizzico di sale integrale bio;
2 cucchiaini di semi di nigella ( eventualmente sostituibile con pepe nero macinato.. ma l’effetto innamoramento in questo caso non è garantito, sappiatelo! )
Mettere le lenticchie in una pentola con acqua pari almeno al doppio del loro volume, portarla a ebollizione, far cuocere per circa 10 minuti senza coperchio. Scolarle e metterle da parte.
In una pentola ho fatto soffriggere le cipolle e l’aglio, aggiungendo curcuma e cumino. Ho aggiunto le lenticchie, il brodo vegetale, acqua, la nigella, pepe e un po’ di sale integrale.
Una volta arrivata a ebollizione, ho abbassato la fiamma e lasciato sobbollire senza coperchio per 40 minuti circa.
Per guarnire, prima di servire, si può friggere qualche anello di cipolla e aggiungere alla zuppa.